Agriturismo Verona - I Costanti B&B

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I Costanti Farm Holidays - un B&B con piscina, vicino a Verona

  1. Come raggiungere Verona dal nostro agriturismo b&b e dove informarsi in città  
  2. Dove parcheggiare a Verona, dove noleggiare un auto, come muoversi in autobus o in bici oppure in canoa
  3. Dove mangiare a Verona
  4. Brevi cenni storici su Verona
  5. Piccolo itinerario guidato per sapere cosa vedere a Verona  
  6. Informazioni sui principali palazzi, chiese, monumenti e musei consigliati     
  7. Enogastronomia a Verona
  8. Shopping a Verona
  9. Il Natale a Verona  
  10. Discoteche e piano bar: dove ballare, dove ascoltare buona musica a Verona e dintorni

VISITARE VERONA

PALAZZI, CHIESE, MONUMENTI E MUSEI DI VERONA

In questa sezione della nostra pagina ci soffermeremo a raccontare più dettagliatamente la storia e le caratteristiche salienti delle chiese, dei palazzi, degli edifici di maggior rilievo di Verona augurandoci che le vostre emozioni possano ingigantirsi se illuminate da una maggiore conoscenza.    

PIAZZA BRA E DINTORNI  

Piazza Bra è la piazza più ampia di Verona e si trova nel luogo in cui si ergeva il foro boario, antico mercato dei buoi. E’ dominata dall’immenso anfiteatro romano o Arena. I Portoni della Bra la separano dal Corso Porta Nuova con due immense arcate aggiunte nel 1500 alle vecchie mura di epoca comunale con a fianco la Torre Pentagona. Oltre i portoni inizia il Liston, evocativa passeggiata dei veronesi che consente una veduta panoramica della piazza del tutto speciale. Il centro della piazza ospita la bellissima Fontana delle Alpi, il monumento a Vittorio Emanuele secondo (1883) ed il monumento novecentesco eretto in memoria dei partigiani .

Lungo il Liston sarete affiancati da una serie di stupendi edifici pubblici o privati di matrice Sanmicheliana. Il Palazzo della Gran Guardia terminato attorno al 1820 ma iniziato nel diciassettesimo secolo è una realizzazione di Domenico Cartoni. Palazzo Barbieri oggi sede del Municipio di Verona,in stile neoclassico, rievoca la struttura tipica degli antichi templi romani. Realizzato nel 1800 e visionato da Giuseppe Barbieri viene anche definito Palazzo della Gran Guardia Nuova. Un breve cenno va fatto al magnifico Teatro Filarmonico, oltre i Portoni a destra, dalla parte del Corso Porta Nuova accanto alla imponente Casa del Mutilato.

E’ il teatro più di valore a Verona e fu edificato nel settecento su progetto del Bibiena, architetto e scenografo di cui abbiamo già parlato nella nostra pagina sul centro storico di Mantova.

Mezzo secolo dopo la sua nascita ed a seguito di un incendio il teatro fu totalmente ricostruito ed ancora fu completamente riedificato ad opera dell’Accademia Filarmonica dopo un fatale bombardamento nel 1945 che lo rase quasi totalmente al suolo. Il progetto novecentesco è da attribuire all’architetto V.Filippini che ebbe cura di ripristinarne lo stile originario recuperando parte del materiale d’epoca rimasto a disposizione.

Oggi il teatro Filarmonico è forse il più prestigioso di Verona ed è sede dedicata ad importanti concerti, serate dedicate alla danza e all’opera. Ritornando dal teatro alla piazza Bra, oltre i portoni a sinistra troveremo l’entrata del Museo Lapidario Maffeiano, una realizzazione settecentesca di Scipione Maffei. L’architetto Pompei progettò il maestoso porticato a sei colonne visibile all’entrata; la collezione custodita dal museo consiste prevalentemente in urne, pietre tombali e statue ed altri reperti di varia origine, romana, greca o italica di provenienza veneta raccolte dal Nichesola e rappresenta uno scrigno il cui tesoro ha un immenso valore sia archeologico che storico.      

PIAZZA DELLE ERBE E DINTORNI

Questa è una piazza che adoro… E’  il vero cuore pulsante di Verona. Luogo suggestivo, carico di storia e di vita, tutto animato dalle bancarelle, dai colori, dai profumi, dai suoni, dalle risa e dal chiacchiericcio incessante di rivenditori e passanti. Ex Foro romano, un tempo cuore della vita politica ed economica della città romana, la piazza è oggi sede dell’allegro mercato della frutta e verdura, adagiato sotto la bianca distesa dei festosi ombrelloni aperti al sole che con le loro forme tutte diverse conferiscono alla piazza il bizzarro aspetto di un quadro cubista.

E’ il luogo più amato dagli intellettuali, dagli artisti e dai poeti e non di rado si ha la fortuna di incontrare un ignoto pittore intento a ritrarre qualche angolo pittoresco della piazza o qualche nascosto scorcio della città. E’ la piazza che devi vivere per entrare in contatto con l’anima dei veronesi, per conoscerne lo spirito e l’intima natura. E’ una piazza fantasiosa, animata.

 L’abbracciano eleganti edifici di epoca comunale come il Palazzo Comunale, la Domus Mercatorum, la Torre dei Lamberti, la fontana di Madonna Verona, la Domus Nova, le Case Mazzanti, la colonna rinascimentale di M.Leoni con il leone di San Marco. Palazzo Maffei è un’imponente elegante costruzione barocca nata sulle vestigia di un’antecedente edificio del 1200 e troneggia sontuoso sulla piazza.

L’interno è molto scenografico ed ospita oggi un elegante ristorante. Lo adornano sei statue di divinità romane, Giove, Apollo, Venere, Minerva, Mercurio, Ercole. Lo domina la Torre del Gardello voluta da Cansignorio della Scala tutta in mattone e risalente al 1370. Al centro della piazza la fontana di Madonna Verona ha una storia davvero interessante.

Cansignorio la commissionò nel 1368 probabilmente per provare la rimessa in funzione dell’acquedotto comunale e da allora Madonna Verona fu considerata il simbolo della città; Cansignorio affidò la realizzazione a Giovanni Rigino che si servì di un’antica statua romana rinvenuta nel campidoglio raffigurante una fanciulla senza testa e senza braccia, elementi che furono percio’ ricostruiti e risultano quindi non coevi alla statua. Quindi Madonna Verona è un autentico esempio di commistione di stili del tutto lecita e meravigliosamente loquace e avanguardista, oserei dire un’opera d’arte “contemporanea”.

“LA BERLINA” è un’edicola che sta al centro della piazza in cui avevano luogo le cerimonie di investitura dei podesta’ della città che in quella solenne occasione prendeva posto su una sedia di pietra, un vero “trono”, posto all’interno dell’edicola. La Domus Mercatorum, la casa dei mercanti, si trova di fronte al Palazzo comunale ed era l’antica sede delle corporazioni, un antico edificio merlato in mattone e pietra a forma di loggia con arcate costruita per volontà di Alberto primo della Scala.

La Torre dei Lamberti custodisce due campane, le campane della piazza, che avevano diverse funzioni: la piccola campana serviva come allarme incendi, molto temuti in una città costituita prevalentemente di elementi in legno e la seconda, più grande detta il “Rengo” richiamava il popolo o alle armi o a raduno per “l’arringo” ovvero il consiglio pubblico della città.      

PIAZZA DEI SIGNORI, ARCHE SCALIGERE E DINTORNI  

La Piazza dei Signori, adiacente a Pazza Erbe, è il vero salotto della città. Elegantemente aristocratica, offre alla nostra vista l’ala rinascimentale del palazzo comunale e la facciata settecentesca della Domus Nova. Sempre nella stessa piazza la Loggia del Consiglio, il Palazzo del Capitano e il Palazzo degli Scaligeri riconoscibile per i suoi merli “ghibellini”.

Dalla piazza è possibile accedere alla Corte del Mercato Vecchio con la stupenda scala gotica della Ragione. Al centro della piazza, sempre rallegrata da svolazzanti caratteristici piccioni, c’è la statua di Dante risalente al 1865, un’opera di Ugo Zannoni realizzata in onore del grande Dante esule a Verona ospite degli scaligeri dal 1303 al 1316. All’esterno della piccola chiesetta di Santa Maria Antica ci accolgono le splendide arche scaligere, monumenti funerari della famiglia dei della Scala. Osservate le tre edicole gotiche che sono una perfetta testimonianza dello stile gotico veronese: raffinatissimo con persistenti elementi del romano classicismo.

Gli studiosi attribuiscono generalmente queste opere d’arte a Giovanni Rigino anche se alcuni di essi citano invece un anonimo Mastro delle Arche Scaligere. L’arca dedicata a Cangrande primo della Scala è considerata una delle più prestigiose testimonianze dell’arte scultorea trecentesca di Verona. Sulla sommità della struttura Cangrande sorride armato sul suo cavallo, una copia dell’originale che è custodito al Museo di Castelvecchio.

Accanto alle Arche c’è un grazioso negozietto di souvenir presso il quale potrete acquistare la preziosa guida di Verona contenente la descrizione dettagliatissima di quest’opera d’arte, talmente complessa e ricca da aver bisogno di tutta la vostra passione e pazienza per essere analizzata a fondo. L’ideale sarebbe avere tempo e passione a sufficienza per poterla studiare tranquillamente da vicino e dal vivo con l’ausilio di un ottimo manuale di storia dell’arte gotica a Verona. Dopo le arche a destra in via Arche Scaligere scorgiamo la Casa di Romeo, abitazione “leggendaria”di Romeo e della famiglia Montecchi, merlata, tutta in mattone e stile gotico, non visitabile all’interno ma esternamente molto caratteristica. E’ uno dei più suggestivi luoghi shakespeariani di Verona.        

DALLA CASA DI ROMEO ALLA CATTEDRALE DI VERONA LUOGHI SHAKESPEARIANI  

La Casa di Romeo è uno dei luoghi shakespeariani più amati di Verona. Leggendariamente abitazione di Romeo e della famiglia Montecchi in realtà era una casa di proprietà di Cagnolo Nogarola. In Via del Pontiere continua il nostro pellegrinaggio romantico alla Tomba di Giulietta inserita nello scenografico complesso dell’ex Convento dei Cappuccini del quale rimangono visibili il chiostro e la cappella di San Francesco. All’interno di una cripta resa suggestiva dalla penombra è situato il sarcofago vuoto che una lunga e contrastata tradizione suole indicare come la tomba dell’eroina shakespeariana.

Il luogo più romantico e gioioso è la Casa di Giulietta in Via Cappello n.23. Si tratta di un romantico edificio medievale con piccola corte interna in cui ci accoglie dolcissima la statua di Giulietta, un’opera in bronzo di N. Costantini. L’interno della casa è di un’eleganza sobria e austera, l’arredamento è stato fedelmente ricostruito allo scopo di mantenere intatto lo spirito trecentesco dell’edificio con gli antichi camini e le calde scale in legno. Al secondo piano, un bellissimo affresco di Vergine con Bambino.

Ma l’emozione più forte la si prova raggiungendo il familiare balcone… In quell’attimo credo che tutte le donne innamorate si sentano Giulietta e tutti gli uomini Romeo..   Vista dall’esterno, la casa di Giulietta è un piccolo edificio tutto in mattone in stile gotico che sarebbe appartenuto, secondo la leggenda, alla famiglia Capuleti. E’ tradizione lasciare la propria firma o un messaggio d’amore sul famoso Muro di Giulietta entrando nel cortile a destra.

E’ un muro tutto colorato pieno zeppo di firme, autografi e parole d’amore, ma anche pieno di richieste di consolazione da parte di molti cuori infranti… Ce ne sono talmente tanti che visto da lontano il muro sembra anch’esso un’opera d’arte contemporanea. Anche il muro di Giulietta ormai è divenuto un simbolo vero e proprio di Verona come città dell’amore e lo si ritrova riprodotto su moltissime guide o cartoline.

Di fronte alla casa troverete un piccolo negozio di gadget dove è possibile acquistare dei souvenir o semplici oggetti simbolici in ricordo della vostra visita. Oggi, dopo il sapiente restauro operato, è consentito scrivere le proprie dediche solo su pannelli appositamente predisposti all’entrata della casa.    

ILTEATRO ROMANO

Dalla casa di Romeo attraversando Ponte Pietra ci accoglie il teatro romano in Regaste Redentore. In splendida posizione di fronte all’Adige, fu costruito nella seconda metà del primo secolo avanti Cristo e si compone di una cavea semicircolare con gradinata in parte ricomposta e di una “scena” recuperata solo in parte ai cui lati sono rimasti i rest dei “parasceni”; rimane invece molto poco del prospetto monumentale rivolto verso il fiume o “frons”. Il teatro è un complesso scenografico di grande impatto, inserito nel verde della collina retrostante e impreziosito dall’incombente parete tufacea cui sovrasta l’antico convento di San Girolamo.

Dal teatro si può accedere al Museo Archeologico in cui sono conservati preziosi reperti della civiltà veronese romana, mosaici, busti, vetri, bronzetti, sculture, stele funerarie, urne volterranae. Dal teatro romano la stupenda vista di Ponte Pietra, l’unico superstite dei due ponti romani di Verona anticamente Pons Marmoreus. Il ponte è a 5 arcate e la sua costruzione è riferibile ad epoca preaugustea. L’arcata prossima alla riva destra fu ricostruita nel tredicesimo secolo insieme all’alta Torre di Guardia, da  Alberto della Scala.

Per la varietà del materiale impiegato Ponte Pietra è considerato il ponte più pittorico e più artistico di Verona di cui è decisamente il simbolo dopo l’Arena. La vera suggestione del teatro romano comunque l’avrete durante gli spettacolo organizzati per Verona Jazz oppure se deciderete di assistere a un balletto o ad un’opera teatrale. L’atmosfera in quelle sere è così attraente che non ve ne andreste mai e gli artisti presenti sono solitamente tra i più illustri sulla scena mondiale.    

DUOMO DI VERONA E BIBLIOTECA CAPITOLARE  

Lasciamo il teatro romano e dirigiamoci, seguendo il lungadige alla nostra sinistra, verso il Duomo. Sul nostro cammino a sinistra troveremo la Chiesa di S.Giorgio in Braida che sorge dove anticamente c’era una chiesetta dell’ottavo secolo dedicata al Santo. Fu iniziata nel 1447 su progetto di Antonio Ricci. Intorno alla metà del sedicesimo secolo il Sanmicheli fece costruire il tiburio con la soprastante cupola ed a lui viene attribuito anche il disegno dell’incompleto campanile. L’interno della chiesa è uno dei più ricchi di opere d’arte di Verona e la sua architettura è nobile e sobria: una navata con cappelle laterali.

Le opere più di valore custodite in San Giorgio vantano nomi come il Tintoretto, il Brusasorci, il Romanino. Dietro l’altare una delle più splendide opere di Paolo Veronese: la tela col Martirio di S.Giorgio, 1565-66. Attraversiamo il Ponte Garibaldi e svoltando a destra in una delle viuzze laterali raggiungiamo il Duomo. Il Duomo sorge in una piccola e incantevole piazza attorniata da edifici caratteristici e molto armoniosi sull’area di un’antichissima basilica paleocristiana.

La chiesa attuale fu consacrata nel 1187 ma ampliata e definita nel suo attuale assetto per un lungo periodo successivo. La facciata ci colpisce e ci emoziona subito per la varietà di colori e materiali impiegati per la sua costruzione ma anche per la sovrapposizione dei due stili romanico e gotico. Il campanile è per metà del Sanmicheli e fu proseguito dal Fagioli. All’interno a tre navate, molto ampio, le illusionistiche architetture dipinte nel cinquecento da G.M.Falconetto.

 Nelle navate opere pittoriche di mano di Liberale da Verona, del Golfino, Sansovino. Presso il Duomo è stupenda la piccola chiesa di S.Giovanni in Fonte anticamente il battistero della cattedrale. Non perdete, al suo centro, una delle più importanti sculture del medioevo veronese: il Fonte battesimale ottagono che reca all’esterno otto preziosissime formelle a bassorilievo illustranti scene della vita di Cristo. Sul terreno attorno al Duomo sorge il più bel chiostro medievale di Verona, il Chiostro del Capitolo, risalente al dodicesimo secolo con purissime forme romaniche. Qui ha sede la stupenda Biblioteca Capitolare il cui ingresso è da Piazza Duomo.

Fondata nel quinto secolo, sembra essere una delle più antiche biblioteche del mondo. La Biblioteca Capitolare di Verona custodisce un patrimonio immenso e di inestimabile valore: codici, volumi, miniature, pergamene, manoscritti, incunaboli e per citarne solo alcuni citeremo il Codice Giustineaneo del sesto secolo e le Istituzioni di Gaio del quinto secolo. La completano un piccolo Museo Capitolare e preziosi antichi mosaici nei sotterranei.  

DAL DUOMO A SANT’ANASTASIA  

A due passi dal Duomo, Santa Anastasia sorge laddove vi era un tempo una chiesa molto più piccola dedicata alla Santa di cui ha conservato il nome. Santa Anastasia è la chiesa più grande di Verona, una sublime costruzione gotica iniziata dai Domenicani nel 1290 circa e terminata a fine quattrocento. L’imponente facciata è rivestita solo nella parte inferiore intorno al portale a ogiva doppia. I bassorilievi sul pilastro destro illustranti Storie di S.Pietro Martire, gli affreschi soprastanti, ed il campanile sono anch’essi quattrocenteschi.

L’interno di Santa Anastasia è la più importante testimonianza di architettura gotica veronese per quel che riguarda le chiese nonostante il persistere di qualche elemento tipico dell’architettura romanica come ad esempio l’imponente colonnato a sostegno delle arcate ad ogiva. Il pavimento risale al quindicesimo secolo ed è quello disegnato da Pietro da Porlezza in marmo bianco, rosa e grigio. Da notare le particolari acquasantiere sostenute dagli ormai assai noti “Gobbi” a fronte di ogni primo pilastro di ogni navata.

A lato delle navate 17 cappelle accolgono importanti opere d’arte di pittori e scultori attivi a Verona  e a Venezia, come Girolamo Da Libri o Michele da Firenze o il Giolfino. Da non perdere il meraviglioso affresco di A.Pisano, “San Giorgio che libera la Principessa” , autentica punta di diamante della pittura gotico-cortese. Altre meravigliose opere sono da attribuire a Liberale da Verona, al Brusasorci, al Turchi, al Rotari.    

GALLERIA D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA “ACHILLE FORTI”  

Spendiamo qualche parola su questa galleria d’arte voluta dall’ultimo discendente della nobile famiglia dei Forti, struttura museale che ospita sempre nuove acquisizioni ma soprattutto sede di importanti mostre d’arte e manifestazioni culturali di fama internazionale. Il palazzo Emilei-Forti accolse Napoleone nel diciottesimo secolo e fu realizzato nella sua versione attuale su progetto di Ignazio Pellegrini sui resti di un antico edificio in parte anche medievale. Le collezioni ospitate nel palazzo sono in gran parte relative all’otto e novecento veronese ma includono anche nomi quali Medardo Rosso, Filippo De Pisis, Giacomo Manzù, Giovanni Fattori, Emilio Vedova ed Ottone Rosai. Le opere vengono esposte a rotazione nelle sale dell’edificio, già di per sé mirabile opera d’arte per la presenza di aree affrescate e per il prestigioso impianto architettonico.  

DA SANTA ANASTASIA A CASTELVECCHIO  

Lasciamo Santa Anastasia alle nostre spalle e ripercorriamo l’omonimo corso fino ad oltrepassare Palazzo Maffei che rimarrà alla nostra destra. Dopo di che ci ritroveremo in Corso Porta Borsari. Il Corso era il decumano dell’antica città romana e conduce alla Porta. Quello che noi vediamo della odierna struttura è quello che un tempo era il rivestimento esterno della facciata verso il Corso Cavour. La porta Borsari risale alla seconda metà del primo secolo ed era inserita nella prima cerchia di mura. E’ composta come vediamo anche oggi da due fornici con timpani, colonne ed architravi, un ordine doppio di finestre, tutti elementi che furono importante fonte di ispirazione per i successivi autori del rinascimento a partire dal Sanmicheli. L’iscrizione che vi si legge e risalente al  245 d.c. recita:”Colonia Verona Augusta”.

Oltre la porta ci troviamo in Corso Cavour, in epoca romana una via sacra oltre le mura. E’ un immenso corso dal carattere davvero monumentale con edifici maestosi a destra e a sinistra di cui i più valevoli sono opera del Sanmicheli come ad esempio Palazzo Bevilacqua sul lato sinistro databile circa 1530 o Palazzo Canossa sul lato destro approssimativamente della stessa epoca. Al termine del Corso si staglia l’imponente sagoma di Castelvecchio.

Il castello fu fatto costruire dagli scaligeri a scopo difensivo, nell’ottica cioè di difendersi più dagli attacchi di nemici interni alla città che da incursioni provenienti dall’esterno. Il castello si trova lontano dal cuore dei tradizionali quartieri scaligeri. Il monumentale complesso di Castelvecchio ha una storia complessa e piuttosto tormentata; la grande mole turrita del castello fu fatta erigere intorno al 1354 da Cangrande Secondo della Scala a quel tempo vittima di una congiura perpetrata a suo danno dal figlio illegittimo del padre. Vi fu inclusa un’ampia fascia di mura antecedenti e risalenti all’epoca comunale fino al fiume Adige.

Le vicende che il castello visse durante le diverse dominazioni viscontea, veneziana, francese ed austriaca, sempre con gravi lesioni all’edificio, sono innumerevoli. Persino Napoleone fece costruire un vero e proprio fortino all’interno del castello. Per ragioni militari per un certo periodo il castello fu privato di torri e merli che vennero ripristinati solo nel novecento quando il castello fu convertito in museo. Il perimetro del castello è piuttosto irregolare, con sei torri a copertura ed un mastio più elevato ed imponente. Il fossato che corre lungo la parete merlata del castello accoglieva le acque dell’Adigetto. All’interno l’area si divide in tre cortili di ampiezze diverse. Il restauro operato ha riportato in vita i resti dell’antica chiesetta di San Martino.

Nel 1957 Carlo Scarpa e L. Magagnato iniziarono una radicale operazione di restauro del castello di cui esiste una vasta letteratura e che ha avvicinato molte sezioni del castello ad un assetto vicino  all’originale. Ma su questo tema vi rimandiamo davvero a ricerche più specifiche poiché il soggetto è complesso e molto specialistico. Sta di fatto che il riassetto e la riorganizzazione delle aree interne e l’allestimento del museo civico hanno realmente trasformato l’antica raccolta di opere d’arte in uno dei più prestigiosi musei d’Italia e d’Europa. Il piano terra ospita la Direzione e la biblioteca e da lì inizia anche il percorso di visita alle sale del museo.

Le sale sono 27 in tutto ed ognuna è un preziosissimo universo di meraviglie dell’arte veronese dalla scultura romanica ai grandi maestri veneti del cinquecento, Paolo Veronese, Jacopo Tintoretto, Paolo Farinati, Felice Brusasorci. Le sale 26 e 27 custodiscono prestigiose opere di artisti del sei e settecento veneto e veronese, dal Tiepolo, al Guardi a Marcantonio Bassetti. Insomma una vera “chicca” senza dubbio da visitare se soggiornate a Verona e siete appassionati d’arte antica.

Altamente scenografico il Ponte Scaligero eretto sempre da Cangrande Secondo della Scala, quasi totalmente in mattone, che collega il fronte del Castello all’Arsenale di Verona. Dal ponte potrete godere una splendida vista sul fiume e sulla città. Dopo la clamorosa distruzione subita al tempo della seconda guerra mondiale il ponte fu integralmente e perfettamente ricostruito. La passeggiata sul ponte scaligero è oggi una delle più gradevoli e delle più suggestive da vivere in solitudine o in compagnia della persona che ami, a tutte le ore del giorno e a tutte le età della tua vita.    

BASILICA DI SAN ZENO MAGGIORE  

Usciamo da Castelvecchio dalla parte di Corso Cavour e svoltando a destra raggiungiamo la splendida basilica di San Zeno, vero fiore all’occhiello di Verona nell’ambito delle produzioni architettoniche romaniche. La sublime facciata di San Zeno domina una vasta piazza lastricata ed è affiancata dall’alto campanile romanico risalente al dodicesimo secolo. A sinistra della facciata la torre rossa dell’antica Abbazia che Dante citò nella sua Divina Commedia, credo nel canto 28 del purgatorio, sperando di non commettere errori…

Gli elementi che risultano dominanti sulla facciata sono la finestra circolare a raggiera con rilievi ed il grande Portale preceduto da un Protiro a baldacchino con colonne dai leoni stilofori. Ai lati del portale i bassorilievi illustrano scene dell’Antico e Nuovo Testamento ed il duello fra Odoacre e Teodorico. La lunetta sopra la porta ospita un bassorilievo con San Zeno, vescovo moro e patrono di Verona, tra fanti e cavalieri comunali. Simbolo di Verona tra i più noti le Formelle in bronzo, 24 per ciascun battente della porta con scene dell’Antico e Nuovo testamento, riprodotte in numerosissimi esemplari da acquistare come ricordo di una visita a Verona.

E’ qui a San Zeno che si trova il meraviglioso Trittico can la Madonna e Santi del Mantegna rientrato recentemente in sede dopo un delicato restauro. Da non perdere la cripta ed il chiostro. San Zeno è una basilica straordinariamente ricca di opere d’arte per cui vi consigliamo, prima di visitarne l’interno, di munirvi di una completa ed esauriente guida specifica.  

LE BASILICHE DA VISITARE A VERONA    

Verona è ricca di chiese e basiliche una più attraente dell’altra. Ecco quelle che potreste visitare in alternativa o in aggiunta a quelle da noi consigliate nel nostro itinerario:   Chiesa Francescana di San Bernardino, Basilica di San Fermo Maggiore, Chiesa olivetana di Santa Maria in Organo, San Giovanni in valle, Santo Stefano, Sant’Eufemia, San Lorenzo, Santi Apostoli, Sante Teuteria e Tosca, Santissima Trinità, Santi Nazaro e Celso, San Niccolò, San Giò in Foro.      

GIARDINO GIUSTI, GRANDE POLMONE VERDE DI VERONA  

Tra il Teatro Romano e il quartiere di Veronetta nella zona est di Verona c’è uno dei giardini più splendidi del tardo rinascimento italiano: Giardino Giusti. Il meraviglioso parco appartiene al Palazzo Giusti, cinquecentesco. La parte bassa con aiuole, labirinto e fontane e statue è il classico giardino all’italiana mentre la parte che sale lungo il colle di San Zeno in Monte è ornata di quei cipressi che Goethe tanto amava.        

L’ADIGE, LE COLLINE DI VERONA, LE VEDUTE PANORAMICHE    

Visitare Verona vuole anche dire non rinunciare a vederla dall’alto, di giorno, ma soprattutto di notte. E’ un mare di luci solo interrotto dalla curva sinuosa dell’Adige, un’immagine di Verona che vi rimarrà per sempre nel cuore. La morbida cerchia di colline che abbracciano Verona ospita alcuni tra i più caratteristici siti panoramici come il Piazzale di Castel San Pietro, la Strada delle Torricelle, il Piazzale del Santuario di Notre-Dame di Lourdes sul Colle di San Leonardo.   Anche dai ponti di Verona potete godere di altrettante interessanti visuali, per esempio dal Ponte Garibaldi, dal Ponte Pietra, dal Ponte di Castelvecchio, dal Ponte Nuovo e dal Ponte Navi.    

IL QUARTIERE FIERA DI VERONA  

A pochissimi chilometri dal nostro agriturismo e raggiungibile tramite tangenziale sud, uscita Fiera Verona, sorge il grande quartiere dedicato alle fiere di Verona, non lontano da Porta Nuova. Il complesso è gestito dall’Ente Autonomo per le  Fiere di  Verona o Veronafiere che organizza, come tutti sanno, numerose fiere e manifestazioni di fama e ad afflusso nazionale ed internazionale da Vinitaly a Marmomac, da Fieracavalli a Samoter, da Agrifood ad Abitare il Tempo, da Vivi la Casa in Fiera a JOB&Orienta e molte altre. Il calendario fiere Verona aggiornato al 2010 sarà a breve rintracciabile sulla home page del nostro sito nel menu a sinistra.    

IL LAGO DI GARDA  

La bellezza ed il fascino non solo di Verona ma di tutto il veronese sono indissolubilmente legati alla vicinanza del più grande lago d’Italia, il lago di Garda. L’azzurro “Benàco” caro a Virgilio, a Catullo e a Goethe. Il lago di Garda è da sempre una parte integrante di Verona e del suo paesaggio ed è meta di pellegrinaggio di turisti provenienti da tutto il mondo a goderne il clima incantevole, l’eccezionale varietà dei paesaggi, dalle dolci colline del basso lago ai contorni frastagliati delle coste della parte più a nord tra riva lombarda e riva veneta.

Il lago di Garda, negli anni, ha saputo perfezionare anche le proprie attrezzature ed i servizi da offrire ai propri ospiti. Sono sorti nuovi centri sportivi e termali, nuovi campi da golf, nuovi centri nautici e marina per gli amanti della vela e del surf ed anche nuovi impianti sciistici sul Monte Baldo per la gioia di chi vuol godersi l’incomparabile atmosfera e le suggestioni del lago di Garda anche nella stagione invernale.

I paesi e centri più belli da annoverare tra quelli che sorgono sulle rive del lago sono Peschiera, Garda, Bardolino, Punta San Vigilio, Torri , Malcesine, Riva, Limone, Gardone Riviera, Salò, Desenzano, Sirmione, Lazise, ognuno con caratteristiche peculiari, centri storici di indubbio fascino, prodotti tipici locali, dal vino al rinomato olio del Garda.

 

I Costanti Verona - Farm Holidays in Verona - Room

Agriturismo B&B I Costanti - le camere

Farm Holidays Verona I Costanti - The terrace

Agriturismo B&B I Costanti - una zona relax

I Costanti - Agriturismo B&B - Via Giare, 1 - 37042 Caldiero - Verona - Italy - Tel. (+39) 0456151165 - Fax  0456170961 - P.IVA:  IT03646730238

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