Cenni storici su Verona - I Costanti B&B

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  1. Come raggiungere Verona dal nostro agriturismo b&b e dove informarsi in città  
  2. Dove parcheggiare a Verona, dove noleggiare un auto, come muoversi in autobus o in bici oppure in canoa
  3. Dove mangiare a Verona
  4. Brevi cenni storici su Verona
  5. Piccolo itinerario guidato per sapere cosa vedere a Verona  
  6. Informazioni sui principali palazzi, chiese, monumenti e musei consigliati     
  7. Enogastronomia a Verona
  8. Shopping a Verona
  9. Il Natale a Verona  
  10. Discoteche e piano bar: dove ballare, dove ascoltare buona musica a Verona e dintorni

BREVI CENNI STORICI SU VERONA

 ORIGINI E VERONA ROMANA

Le origini di Verona sono davvero molto antiche ed il fascino che sprigiona la mia città deriva anche dalla compresenza di edifici e monumenti o reperti che testimoniano della stratificazione che la storia ha operato nel tessuto urbano ma anche sul territorio circostante Verona e che ci trasmettono energie durante il percorso di visita. Passeggiando per la città un occhio attento e preparato non fatica a scorgere le vestigia di tutte le epoche che Verona ha vissuto nei secoli: Verona romana, Verona medievale, Verona venezia,  Verona austriaca.

Noi ci limiteremo ad un cenno storico relativamente breve e succinto, comunque non troppo specialistico. Chi volesse saperne di più sulla storia di Verona troverà di che “dissetarsi” sui siti storici o, perché no, su Wikipedia o nelle dettagliatissime guide vendute dagli Iat di Verona e provincia.

I primi insediamenti a Verona ci riportano all’epoca preistorica, sulle colline di San Pietro. Roma, a dir di Polibio, sembra aver fatto la sua comparsa solo nel quarto secolo A.C. amplificando la propria presenza in questa regione a seguito dell’apertura della via Postumia circa nel 148 A.C. che connetteva Aquileia a Genova. L’abitato si espanse prima sulla riva destra dell’Adige nel secondo secolo A.C. e fu successivamente ampliato quando la città ottenne la cittadinanza romana ed iniziò a coprire il ruolo di importante avamposto commerciale nel quadro di una più ampia strategia di sviluppo del reticolo viario.

La riva sinistra dell’Adige, più collinare, fu dedicata prevalentemente alla commemorazione mentre la città si espanse sulla riva destra del fiume, in un’area pianeggiante. La città veniva attraversata dal Cardo e dal Decumano che andavano ad incrociarsi nel foro romano, oggi più o meno corrispondente a Piazza Erbe.

Il Cardo oggi corrisponderebbe a Via Leoni, Via Cappello e Via Sant’Egidio mentre il Decumano sarebbe l’odierno Corso Porta Borsari defluente in Corso Santa Anastasia. I principali monumenti di epoca romana che andremo a visitare sono Porta Borsari, Porta Leona, l’Arco dei Gavi, Ponte Pietra ed il Teatro Romano con il Museo archeologico, l’antico foro in Piazza Erbe, le vestigia del Campidoglio sotto il ristorante Maffei, i mosaici di una Domus Romana nel cortile dei Palazzi Scaligeri, l’Arena ed il Museo archeologico e lapidario maffeiano.

VERONA DAI LONGOBARDI A NAPOLEONE  

A seguito della caduta dell’Impero romano Verona si trovò a giocare il ruolo di città capitale sotto la dominazione di Goti e Longobardi. La configurazione urbanistica non subì drammatiche trasformazioni grazie alla influente presenza degli importanti ordini monastici allora nascenti: San Fermo, San Giovanni in Valle, Santa Maria in Organo e San Zeno la cattedrale che, insieme ad atri ordini, si rivelò uno dei poli di attrazione della vita e del tessuto urbano medievale.

Verona continuò ad espandersi grazie ad una florida e vivace attività economica, avvantaggiata dalla felice posizione geografica ma anche dalla operosità e dallo spirito di iniziativa della operosa classe mercantile. La Verona dei Comuni vide la costruzione di molti ponti sull’Adige, l’ampliamento delle mura di difesa della città nonché la realizzazione di altri canali periferici come l’Adigetto a protezione di aree più lontane dal centro.

La famiglia veronese degli Scaligeri nel corso del tredicesimo secolo assunse il ruolo di potente governatrice della città di Verona a seguito della graduale perdita di potere da parte dei comuni. I rappresentanti della famiglia degli Scaligeri avevano già ricoperto importanti cariche pubbliche in precedenza. Mastino primo della Scala succeduto ad Ezzelino da Romano diede l’ascesa al suo potere prima come podestà poi come capitano del popolo ed infine come Signore.

Inizia in tal modo il periodo più ricco e fiorente della dinastia scaligera quando Enrico settimo imperatore investì Cangrande del titolo di vicario imperiale. Dante fu esule a Verona in quest’epoca e fu ospitato da Bartolomeo e da suo fratello Cangrande primo. La statua di Dante si trova nella omonima piazza accanto a Piazza Erbe, Piazza Dante.

Gli scaligeri arricchirono la città di nuove cinte murarie e fecero costruire Castelvecchio ed il ponte merlato a maggior difesa della città, ma soprattutto conferirono a Verona l’aspetto di una città più elegante e monumentale a testimonianza del loro potere e della dignità delle loro ricchezze.

I Della Scala restarono al potere fino ai primi anni del secolo quindicesimo quando Verona divenne un possedimento di Venezia consegnandosi spontaneamente alla Repubblica Veneta che ne detenne il dominio fino al 1796 anno in cui Verona venne insediata dalle truppe di Napoleone per poi essere divisa nei primi anni dell’ottocento in riva destra francese e riva sinistra austriaca.

Nel 1814 Verona fu annessa all’impero asburgico dopo aver fatto parte dal 1805 del Regno d’Italia napoleonico.

VERONA DAL REGNO D’ITALIA AD OGGI

1866: Verona entra nel Regno d’Italia. Dopo la massiccia ricostruzione della città a seguito dei danni recati dalla seconda guerra mondiale e grazie ad un’importante ed incisiva azione di recupero di lungimiranti ed efficienti forze politiche, Verona ci offre oggi il suo volto vincente: seconda città del Veneto per volume d’affari, fiorentissima economicamente alterna gli investimenti in agricoltura e la lavorazione dei prodotti agricoli all’industria del confezionamento  del marmo, dell’abbigliamento, del settore calzaturiero, del settore vitivinicolo; forte spinta le viene anche anche dal settore terziario.

Recentemente Verona ha investito moltissimo nel suo immenso potenziale artistico e culturale rivelandosi maestra in materia di sensibilizzazione e di valorizzazione di se’ e del territorio veneto in Europa e nel mondo.

Grazie Verona.       

 

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